Cinque punte ha una stella. E cinque dita ha il pugno che si stringe per denunciare un'ingiustizia, l’ira.
Anche loro sono cinque.
I cinque.
Però nel momento di doversi sedere sul banco degli imputati, accusati dal nemico, hanno deciso di essere una sola cosa: Cuba.



sabato 30 maggio 2015

INTERVISTA A TONY GUERRERO di Luca V. Calcagno


pubblichiamo l'intervista di  Luca V. Calcagno ad Antonio Guerrero, pubblicata su www.articolotre.com.

Antonio Guerrero Rodriguéz è uno dei cinque agenti cubani detenuti a Miami con l'accusa, mai provata, di 'cospirazione' contro gli Stati Uniti, liberati il 17 dicembre scorso nel solco del disgelo. Il suo impegno contro i gruppi terroristici anti-Cuba, prima, e i 16 anni di prigionia, poi, gli hanno permesso, tornato in Patria, di essere decorato Eroe Nazionale.
Ho letto che si è laureato all'Università di Kiev in Unione Sovietica, come mai quella scelta?
Negli anni '80 tra Cuba e l'Unione Sovietica esisteva un rapporto di collaborazione, anche sul lato dell'istruzione. Perciò, come molti altri cubani, sono andato a studiare in Ucraina, dal'78 all'83, con una borsa di studio ottenuta per i miei successi scolastici. Ero molto interessato alla costruzione di edifici e sopratutto aeroporti.

sabato 23 maggio 2015

ANTONIO GUERRERO A ROMA


ANTONIO GUERRERO, SIMBOLO DEL POPOLO CUBANO di Fabio Marcelli

dal sito 5av.it riprendiamo l'articolo su Antonio Guerrero di Fabio Marcelli (vedi)
Emozionante incontro martedì 19 maggio, all’auditorium dei Frentani a Roma, con Antonio Guerrero, combattente antiterrorista cubano imprigionato per sedici lunghi anni negli Stati Uniti insieme ai suoi quattro compagni Gerardo HernandezRamon LabañinoFernando Gonzalez e René Gonzalez,  per aver raccolto informazioni sui gruppi di fuoriusciti che organizzavano attentati terroristici a Cuba.

Gianni Minà, che insieme alla giornalista Alessandra Riccio e all’ambasciatrice di Cuba Alba Soto Pimentel è intervenuto nell’evento, ha sottolineato l’attualità del tema. Come condurre la battaglia contro il terrorismo nel mondo? Cuba ha molto da insegnare al riguardo dopo aver subito attacchi che hanno provocato sul suo territorio oltre tremila vittime. I Cinque erano l’avanguardia del sistema messo in piedi dal governo cubano per prevenire il terrorismo in un momento particolarmente difficile (il cosiddetto periodo especial, nel quale, venuta meno l’Unione Sovietica, Cuba appariva isolata ed erano in molti a scommettere sulla sua prossima inevitabile fine).

ANTONIO GUERRERO, UNO DEI CINQUE, LIBERO di Luciano del Sette


dal sito "Nostramerica..." riprendiamo l'ottimo articolo di Luciano del Sette del 23 maggio 2015 su Antonio Guerrero (vedi)
Chiede qual­che foglio di carta bianca e una penna. Si siede, ti guarda, sor­ride. Ha un sor­riso che cam­bia, Anto­nio Rodri­guez Guer­rero. Mobile come la mano che guida la penna su un foglio, o insieme all’altra resta sospesa nell’aria per fer­mare un momento del rac­conto. Mobile come gli occhi che sca­val­cano il vetro sot­tile delle lenti, si fis­sano nei tuoi, si assen­tano per cer­care ricordi. Fa da con­tra­sto la voce, bassa e fluente, colonna sonora di una tran­quil­lità che ti rie­sce dif­fi­cile cre­dere. Per­ché Anto­nio Guer­rero Rodri­guez è uscito da un car­cere degli Stati Uniti appena cin­que mesi fa, il 17 dicem­bre 2014, dopo sedici anni e ses­san­ta­cin­que giorni. La gra­zia fir­mata da Barak Obama ha can­cel­lato una con­danna all’ergastolo, poi ridotta in appello a ven­tun anni e dieci mesi. Accusa: atti­vità di spio­nag­gio e cospi­ra­zione. Anto­nio era uno dei Cinco Pre­sos, i cin­que pri­gio­nieri cubani. le cui vicende ave­vano fatto nascere una cam­pa­gna inter­na­zio­nale di soli­da­rietà. Un pro­cesso in stile Guerra Fredda, prove a favore secre­tate, prove con­tro messe in campo da spie di regime, celle di iso­la­mento, ver­detto e deten­zione duris­simi. Una set­ti­mana fa, Guer­rero è stato ospite a Vene­zia della nona edi­zione del festi­val inter­na­zio­nale di poe­sia «La pala­bra en el mundo». Pre­senza fisica, dopo che, nelle edi­zioni pre­ce­denti, altri ave­vano letto le sue strofe spe­dite dalla cella.

venerdì 22 maggio 2015

UN FILM SUI CINQUE ?


Un film sulla vicenda dei Cinque eroi cubani incarcerati per anni negli USA ? 

E' la proposta del presidente del Venezuela Nicolàs Maduro.

Video di Cubainformaciòn 
sottotitolato in italiano (clicca su CC): vedi qui.


giovedì 21 maggio 2015

QUESTO SITO RIMANE APERTO...


Questo sito nasce alla fine del 2012 come parte della campagna per la liberazione dei cinque eroi cubani promossa dall'Associazione di Amicizia Italia - Cuba della Lombardia, campagna che si  tenuta durante tutto il 2012 con  diffusione di stampati, l'affissione nelle città lombarde di grandi manifesti sei metri per tre e iniziative pubbliche in diverse località della regione il cinque di ogni mese, in sintonia con analoga campagna lanciata a livello internazionale.
Nel 2013 ha sostenuto l'organizzazione della corsa ciclistica di Como dedicata ai cinque , sempre organizzata dall'Associazione Italia - Cuba della Lombardia, e nel 2014 ha promosso la campagna "per i cinque ci metto la faccia",
Poi questo sito diventava parte di "progettoCUBAinformAzione", e cioè dell'iniziativa di alcuni amici della Rivoluzione Cubana di contribuire a diffondere informazione in italiano su Cuba e dintorni, traducendo articoli, sottotitolando video (in particolare con la collaborazione della spagnola Cubainformaciòn) e con segnalazioni giornalistiche.
La vicenda dei Cinque si è conclusa con una grande vittoria loro, di Cuba, della solidarietà internazionale e quindi in piccola misura anche nostra.
Abbiamo deciso comunque di lasciare in vita questo sito, un po' perchè non vada persa la testimonianza della nostra piccola battaglia per i Cinque, un po' perchè abbiamo l'impressione che i Cinque eroi cubani abbiano ancora qualcosa di importante da dirci. 

venerdì 19 dicembre 2014

"Le nuove relazioni con gli Usa? Una vittoria del popolo cubano". Intervista a Luciano Vasapollo






 

 
da: controlacrisi.org
Luciano Vasapollo, referente per l’Italia insieme a Rita Martufi, della “Red en Defensa de la Humanidad”, è stato il latore di una lettera recapitata al papa sulla liberazione dei cubani deternuti in Usa. Alla luce dell’annuncio sulla riapertura delle relazioni diplomatiche tra Cuba e Usa e del ruolo del Vaticano, quella lettera assume un valore del tutto particolare. Vasapollo, professore di Statistica all’Università di Roma, è appena tornato dall’assemblea internazionale a Caracas della Red.
Che giudizio dai di questa nuova fase nei rapporti tra Usa e Cuba?
Innanzitutto esprimo a nome della “Rete in difesa dell’umanità”, il massimo livello di soddisfazione umana ma soprattutto politica e culturale per questa grande vittoria della rivoluzione cubana, del popolo cubano e del governo dell’Avana. Si apre una prospettiva di nuove relazioni internazionali. Siamo di fronte alla fine dell’infame blocco che di fatto dimostra di non aver prodotto nulla di rilevante e di utile, se non problemi e drammi.