Cinque punte ha una stella. E cinque dita ha il pugno che si stringe per denunciare un'ingiustizia, l’ira.
Anche loro sono cinque.
I cinque.
Però nel momento di doversi sedere sul banco degli imputati, accusati dal nemico, hanno deciso di essere una sola cosa: Cuba.



venerdì 19 dicembre 2014

"Le nuove relazioni con gli Usa? Una vittoria del popolo cubano". Intervista a Luciano Vasapollo






 

 
da: controlacrisi.org
Luciano Vasapollo, referente per l’Italia insieme a Rita Martufi, della “Red en Defensa de la Humanidad”, è stato il latore di una lettera recapitata al papa sulla liberazione dei cubani deternuti in Usa. Alla luce dell’annuncio sulla riapertura delle relazioni diplomatiche tra Cuba e Usa e del ruolo del Vaticano, quella lettera assume un valore del tutto particolare. Vasapollo, professore di Statistica all’Università di Roma, è appena tornato dall’assemblea internazionale a Caracas della Red.
Che giudizio dai di questa nuova fase nei rapporti tra Usa e Cuba?
Innanzitutto esprimo a nome della “Rete in difesa dell’umanità”, il massimo livello di soddisfazione umana ma soprattutto politica e culturale per questa grande vittoria della rivoluzione cubana, del popolo cubano e del governo dell’Avana. Si apre una prospettiva di nuove relazioni internazionali. Siamo di fronte alla fine dell’infame blocco che di fatto dimostra di non aver prodotto nulla di rilevante e di utile, se non problemi e drammi.

giovedì 18 dicembre 2014

Cuba de Fiesta: Los 5 en la Patria


DA LAS TUNAS MARCIAL FLORES: I CINQUE A CASA !


Cuba-Usa, Gianni Minà: «Smentite le bugie americane»

Il Paese di Castro? «È più umano degli altri». E il Vaticano se ne è accorto. Obama? Non aveva più nulla da perdere. Minà sulla svolta storica Cuba-Usa.
| Lettera43
17 Dicembre 2014
 
Una domenica del 1987 intervistò per 16 ore di fila Fidel Castro e, chiamandolo Comandante, lo ascoltò parlare a tarda notte e a bassa voce di Che Guevara.
A quasi 30 anni di distanza, Gianni Minà il cronista italiano che a Cuba ha dedicato mezza vita professionale ottenendo il premio Kamera della Berlinale, il più prestigioso riconoscimento al mondo per un documentarista, accoglie la svolta nei rapporti tra Stati Uniti e Cuba come il frutto della storia.
«Finalmente», dice a Lettera43.it salutando lo scambio di prigionieri e l'allentamento dell'embargo annunciato dalla Casa Bianca.
 
L'EMBARGO? ANTI STORICO. «Obama ha creato tante speranze e ha realizzato poco. Ma ha aspettato il secondo mandato per decidere di allentare un embargo anti storico», ha dichiarato. «A cosa serve questo embargo?», si chiede Minà, denunciando la cappa di opacità e propaganda che soffoca la storia di Cuba: «Punisce un Paese solo per aver scelto un governo diverso?».

Cuba, ‘i Cinque’ sono liberi: una vittoria per la giustizia, la democrazia e la pace

17 dicembre 2014
Il FattoQuotidiano.it / BLOG / di Fabio Marcelli

Dopo oltre quattordici anni di ingiusta detenzione negli Stati Uniti sono stati finalmente liberati Gerardo Hernandez, Ramon Labañino ed Antonio Guerrero, i tre dei cinque combattenti antiterroristi cubani ancora in carcere (René Gonzalez e Fernando Gonzalez erano stati già liberati nel corso dell’ultimo anno).
La vicenda dovrebbe essere nota ai lettori de il Fatto, anche perché vi ho dedicato vari post, avendola seguita recandomi a varie udienze del processo negli Stati Uniti e partecipando a varie iniziative in giro per il mondo per la loro liberazione.
‘I Cinque’ erano stati arrestati dopo una riunione fra Dipartimento di Stato, Fbi ed autorità cubane, nel corso delle quale queste ultime avevano denunciato,  in base alla documentazione raccolta dai Cinque, le attività terroristiche condotte a partire da Miami da alcuni membri della comunità cubano-americana fuoriuscita contro Cuba. Attività che, come ricordavo nel primo dei post dedicati alla

IL RITORNO DEI CINQUE

Dopo 16 anni di ingiusta prigionia, il sogno di libertà si fa realtà nel vedere le immagini emozionanti dell'arrivo dei 5 alla loro patria.
 
 
 
 
 

I CINQUE TUTTI A CUBA: VITTORIA !