Cinque punte ha una stella. E cinque dita ha il pugno che si stringe per denunciare un'ingiustizia, l’ira.
Anche loro sono cinque.
I cinque.
Però nel momento di doversi sedere sul banco degli imputati, accusati dal nemico, hanno deciso di essere una sola cosa: Cuba.



venerdì 26 settembre 2014

Il caso dei Cinque da papa Francesco


24 settembre 2014: Papa Francesco ha ricevuto questa mattina una delegazione composta da Mons. Antonio Tarzia dell'associazione Cassiodoro e dal prof. Luciano Vasapollo, docente dell'università La Sapienza e membro del Comitato Internazionale per la Libertà dei Cinque. Motivo dell'udienza è la sensibilizzazione del Pontefice e del Vaticano sulla vicenda dei tre dei cinque agenti cubani ancora rinchiusi nelle prigioni statunitensi dal 1998.
Una richiesta che, è scritto nella lettera consegnata nelle mani del Pontefice, “ha nel cuore una drammatica storia conosciuta a livello internazionale come il caso dei Cinque agenti antiterroristi cubani ingiustamente detenuti nelle carceri statunitensi”.
Mons.Tarzia e il prof. Vasapollo è da tempo che collaborano nella campagna tesa alla soluzione della prigionia dei tre cubani rimasti nelle carceri Usa. Insieme hanno seguito la visita di Papa Ratzinger a Cuba ed hanno realizzato un libro scritto a quattro mani “Una settimana a Cuba”.




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